L’ideona: “Favorire l’arrivo di clandestine incinte”

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I coglioni vanno sempre in coppia. Così dopo l’idea dei ‘traghetti’ per portare direttamente dal nordafrica i clandestini senza rischio, tranne che per noi, arriva quella di “sviluppare un corridoio umanitario o un programma ‘ad hoc’ per le donne straniere in gravidanza che sbarcano a Lampedusa spesso vittime di violenze sessuale”. Da parte dei compagni di viaggio tra l’altro.

Insieme allo Ius Soli un’idea per suicidarci meglio e più in fretta. A quel punto ogni donna sarebbe incinta. E poi, volete voi negare un padre al futuro ‘italiano’? No, e allora anche il clandestino avrebbe il ‘corridoio’. E così via fino alla terza generazione.

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Lo propone un’associazione, la Societa’ italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) che fiuta il business: “abbiamo un gruppo di lavoro che si occupa dei problemi della salute delle donne immigrati. Ma come societa’ scientifica potremmo guidare questo programma umanitario per aiutare le donne in gravidanza, spesso vittime di violenza, che arrivano via mare sulle coste italiane”. Ad affermarlo all’Adnkronos Salute e’ Nicola Surico presidente della stessa Societa’ italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) a margine dell’apertura oggi a Napoli del congresso della Ginecologia italiana.

Siamo alla follia pura.




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