Napoli: 190 anni di carcere per avere ‘sgomberato’ e dato alle fiamme Campo Nomadi abusivo

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Fecero quello che lo Stato non fa, sgomberarono – a modo loro – un campo nomadi abusivo in via Gianturco. Dandolo alle fiamme. Per questo, la procura di Napoli ha chiesto per 17 imputati oltre 190 anni di carcere per ‘odio razziale’. Alla sbarra tutti i capiclan di una cosca camorrista, tra i quali i fratelli Domenico e Antonio Casella e Antonio Circone.

Rimane il fatto che se la procura di Napoli avesse fatto rispettare la legge, sgombrando e poi radendo al suolo il campo nomadi abusivo, gli abitanti del quartiere non si sarebbero rivolti ai camorristi. Le mafie nascono così, per assenza dello Stato, o quando lo Stato si mette dalla parte di chi delinque.

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Intanto oggi quel campo nomadi, col suo codazzo di degrado e furti non c’è più, e ogni volta che ci pensano, chi credete che ringrazino gli abitanti di quel quartiere, uno Stato assente, o la Camorra?

Una procura che non ha fatto il suo dovere quando doveva farlo, o i camorristi che si sono sostituiti alla forza pubblica? Le mafie si nutrono di questo.

Con questo Stato che perseguita i cittadini e liscia il pelo a clandestini e abusivi, chi ha bisogno di temere la Camorra? La Camorra è già nello Stato, lo Stato è solo un’altra mafia, più organizzata.