Neo-senatrice a vita: “I 200mila euro di stipendio alla ricerca? Col cavolo, me li tengo”

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Neo-senatrice a vita Cattaneo: “20mila euro al mese? Ci devo campare”

A chi gli chiede se ha deciso di donare la busta paga alla ricerca, risponde candidamente: “Non so, ora faccio politica. Devo portare qualcosa a casa…”

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“Farò la senatrice-scienziata, perderò il mio lavoro, qualcosa per vivere bisogna pur portarlo a casa”. Elena Cattaneo, neosenatrice a vita non vuole mollare la succosa busta paga che gli spetta per il suo incarico a palazzo Madama. Intervistata da Quinta Colonna di Paolo Del Debbio, la professoressa a chi le chiedeva se “avesse devoluto alla ricerca la sua indennità da senatrice”, risponde senza indugi: “Io dovrò lasciare il mio laboratorio. Due stipendi pubblici sono incompatibili. Deciderò quando sarà il momento cosa fare. Ancora non so, ma comunque quei soldi comunque per campare mi servono”. Insomma la più giovane senatrice a vita della storia repubblicana ha usato un giro di parole per dire che lei si fionderà sulla poltrona di palazzo Madama e che non ha intenzione, per ora, di devolvere le sue mensilità a favore della ricerca. “Io sono una persona normale”, ha aggiunto.

Il suo stipendio, insieme a quello di Renzo Piano, Carlo Rubbia, e Claudio Abbado, costeranno allo stato 1 milione di euro l’anno. La piddina di scorta guadagnerà quasi 250mila euro l’anno per fare nulla.
Da Quinta Colonna chiedono: “Ma secondo lei è normale che in tempo di crisi Napolitano tolga un milione di euro dalle casse dello Stato per darle ai senatori a vita?”. E lei: “Io non sapevo che il costo fosse così elevato”. Ma come, una scienziata che non sa fare le somme e le moltiplicazioni?

“Non so come funzioni, però certo qualcosa la devo pur portare a casa”. Quel “qualcosa” sono 20mila euro.