GB: ogni giorno 2 bambine vengono mutilate

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E’ la società multietnica. Più di 2.100 vittime di mutilazioni genitali femminili sono state curate negli ultimi 2 anni e mezzo, nei soli ospedali di Londra.

Quasi 300 donne hanno avuto bisogno di interventi chirurgici per aiutarli a recuperare dal brutale rituale africano.

Fra le pazienti trattate – a spese dei contribuenti – negli ospedali della capitale, sono inclusi 12 bambini, tra cui una bambina che era stata lasciata con una ‘ferita aperta’ dopo l’atto criminale.

Nonostante sia illegale nel Regno Unito, la mutilazione genitale femminile è in forte aumento, e segue il boom dell’immigrazione. Si stima ci siano oltre 66.000 donne attualmente ‘mutilate’ e più di 20.000 bambine a rischio.

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La procedura è associata con le comunità in Africa, in particolare Mali, Somalia, Sudan e Kenya – quelli che arrivano con i barconi – così come alcune parti del Medio Oriente.

Molte bambine che vivono in Gran Bretagna sono portate in questi paesi per subire la mutilazione. In media hanno cinque anni.

Ma sta diventando sempre più diffuso, con la crescita delle comunità africane, anche ‘operare’ direttamente nel Regno Unito e gli esperti dicono le cifre di oggi, che sono ‘davvero scioccanti’, sono in realtà sottostimate, e che ci sono “molte più vittime di quanto i dati mostrino.

Nella maggioranza dei casi il clitoride viene rimosso perché dà piacere sessuale. Come dicevano le femministe?




Un pensiero su “GB: ogni giorno 2 bambine vengono mutilate”

  1. Risulta, salva la chiara prova contraria, che il manuale di giurisprudenza islamica shafi’aita ‘umdat as-salik wa ‘uddat annasik, ufficialmente approvato dall’Università egiziana al-Azhar nel 1991 (http://www.lisistrata.com/cgi-bin/lisistrata3/index.cgi?action=viewnews&id=361), tradotto in inglese dal Dr Nuh Ha Mim Keller, assicura l’obbligatorietà (fard) della circoncisione sia maschile che femminile, in accordo con la scuola malikita, mentre le scuole Hanafita e Hanbalita, pur non ritenendola obbligatoria, con motivazioni diverse, la ritengono consigliabile o comunque permessa (http://www.lisistrata.com/cgi-bin/lisistrata3/index.cgi?action=viewnews&id=1107).
    A questo proposito, se quanto riportato dal Manuale sopra citato è scorretto (o male tradotto in inglese), sarebbe bene conoscere quanto della classica shari’a è stato cancellato o modificato ufficialmente per renderla compatibile con la modernità e quante sarebbero le possibilità di integrazione dell’islàm col mondo Occidentale [ che accoglie un gran numero di immigrati musulmani ].

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