Italia regala 62 miliardi alla Ue: debito pubblico vola al 127%

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DEBITO PUBBLICO VOLA AL 127 PER CENTO PER SOSTEGNO A UE – Ogni italiano ha versato un obolo di 1.000 euro all’Unione Europea, così, nonostante tagli e aumento delle tasse che hanno portato all’aumento dell’avanzo primario – ovvero quello al netto degli interessi che paghiamo per servire il debito pubblico – al 2,5 per cento del prodotto, dall’1,2 del 2011 – il rapporto tra il debito pubblico e il Pil è cresciuto di oltre 6 punti percentuali, al 127 per cento, riflettendo soprattutto la brusca decelerazione del prodotto. Vi ha contribuito per quasi 2 punti il sostegno finanziario che l’Italia ha fornito agli altri paesi dell’Unione». Infatti tra il 2010 e il 2012 i Paesi dell’Unione hanno erogato prestiti agli Stati più in difficoltà attraverso l’Efsf e l’Esm, i fondi d’emergenza. L’Italia ha ragalato alla Ue 43 miliardi, «e – sottolinea Visco – il nostro contributo salirà a oltre 55 miliardi nell’anno in corso, a quasi 62 nel 2014». Un obolo di mille euro per ogni italiano, bimbi e neonati compresi.
Soldi che non rivedremo più, e che dovranno essere pagati in tasse e tagli.

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La Ue, come l’immigrazione, è una risorsa.