E spuntano nomi, anzi meglio ” santini ” elettorali praticamente ogni giorno, sulle pagine della stampa locale. Ma una cosa accomuna tutti i candidati o quasi alle prossime elezioni municipali a Livorno. Non sono piu’ espressione di partiti, movimenti, espressioni della societa’ civile, dietro di essi, e’ facile intravedere ben noti e potenti gruppi di potere economici cittadini, che ambiscono a spartirsi i ricchi appalti che interesseranno tra breve la citta’: dalla costruzione del nuovo ospedale di Livorno, al Nuovo Centro, con tanto di nuovi centri commerciali e abitazioni da costruire e da vendere, fino a tutti i progetti di riqualificazione del centro cittadino e alla gestione clientelare  e parassitaria ma altamente redditizia delle societa’ partecipate comunali, in profondo dissesto, ma capaci di assicurare posti e prebende ben retribuiti. I partiti politici tradizionali, da sinistra e da destra, sono praticamente inesistenti, ormai scomparsi, contano invece questi potentati economici locali e regionali, che mandano in avanscoperta, loro ” prestanome ” che una volta eletti, dovranno fare necessariamente gli interessi di chi li ha candidati e non certo della citta’ e dei Livornesi.
OSSERVATORE LABRONICO