Eurodisastri: ‘fuga dall’Irlanda’

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Il tasso di emigrazione irlandese continua ad aumentare: ogni sei minuti qualcuno lascia l’Irlanda per trasferirsi all’estero – il numero più alto da quando iniziarono le statistiche alla fine del 1980.

I nuovi dati pubblicati ieri mostrano che 397.500 persone sono emigrate dall’inizio della grande crisi irlandese iniziata nel 2008, con la maggior parte partita per Regno Unito, Australia e Canada in cerca di lavoro.

Durante lo stesso periodo 277.400 persone sono tornate o immigrate in Irlanda , dando una cifra netta all’emigrazione di 120.100 individui. In un periodo di 12 mesi a partire da aprile dello scorso anno, 10 persone hanno lasciato l’Irlanda ogni ora.

Il deflusso, che continua, anche a causa del quasi inesistente calo della disoccupazione dai picchi di due anni fa.

I dati forniscono una riflessione sul concetto stesso di ‘liberismo e immigrazione’.
L’Irlanda ha avuto uno dei più alti tassi d’immigrazione nell’UE nella prima metà degli anni 2000, quando la sua economia si è surriscaldata a causa di una bolla immobiliare. Ma quando la crisi finanziaria ha colpito, anche la ‘bolla immigrazione’ è esplosa e dal 2009 l’emigrazione netta è esplosa.

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Quasi un terzo dei giovanissmi dai 15 ai 24 anni di età, che è cresciuto in un’epoca di bolla economica, sono ora senza lavoro e anche quelli con un lavoro hanno visto i loro salari tagliati.

Circa 50.900 delle 89.000 persone che sono emigrate nell’ultimo anno, erano cittadini irlandesi – alcuni probabilmente ‘nuovi irlandesi’, mentre il resto erano immigrati.

Il tasso di disoccupazione è al 13,7 per cento, in calo dal 14,8 per cento di un anno prima solo perché molti disoccupati si sono trasformati in inattivi o sono ‘fuggiti’. Il numero degli occupati è aumentato di appena 33.800 a 1,9 milioni durante lo stesso periodo.

Ovviamente dare i lavori degli immigrati agli irlandesi sarebbe ‘razzista’, meglio far emigrare gli irlandesi e dare i lavori agli africani. Un non senso logico.

Da aprile 2012 ad aprile 2013, 55.900 persone sono immigrate ​​nel paese, contro 52.700 di un anno prima. Il dato migratorio netto complessivo nel 2013 è stato negativo per 33.100, stabile sui 34.400 registratati l’anno scorso.
Il punto più alto di immigrazione risale al 2007, quando 151.100 immigrati si trasferirono in Irlanda. Quell’anno il saldo migratorio fu di 104.800 persone in più rispetto ai 33mila in meno di quest’anno.

Come si vede l’immigrazione non è scritta nel destino.