Intelligence Usa smentisce Obama: “Nessuna prova attacco chimico”

Vox
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WASHINGTON – Le informazioni di intelligence passate da Israele agli Usa che collegano il presidente siriano Bashar Assad e il suo entourage al presunto attacco di armi chimiche non sono certe, e fonti di intelligence americane le definiscono – in gergo – non uno “Slam Dunk”, non ‘schiaccianti’.
Ci sono infatti domande senza risposta su chi effettivamente controlla alcuni dei depositi di armi chimiche della Siria e dubbi sul fatto che lo stesso Assad abbia ordinato l’attacco, secondo funzionari dei servizi segreti degli Stati Uniti.

Questi funzionari smentiscono il presidente Barack Obama, il quale ha dichiarato mercoledì che inequivocabilmente il governo siriano è responsabile, ponendo le basi per un attacco militare degli Stati Uniti.

“Abbiamo concluso che il governo siriano ha effettuato questi attacchi”, ha detto Obama in un’intervista a “NewsHour” su PBS. “E se questo è così, allora ci devono essere conseguenze internazionali.”

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Tuttavia, più funzionari degli Stati Uniti hanno usato la frase “non è uno slam dunk” per descrivere il quadro dell’intelligence – un riferimento all’allora direttore della CIA George Tenet che nel 2002 definì la prova che l’Iraq aveva armi di distruzione di massa uno “Slam Dunk” – notizia poi rivelatasi sbagliata.

Il quadro di intelligence è complicato, e solleva questioni e la preoccupazione che l’attacco potrebbe essere stato portato avanti dagli estremisti di al-Qaeda tardi.
Aprendo a scenari in cui AlQaida avrebbe armi chimiche da utilizzare in attentati contro Usa e paesi europei.

Funzionari dell’intelligence dicono che non possono individuare le posizioni esatte delle armi chimiche di Assad. La mancanza di certezza sulla loro posizione potrebbe essere catastrofica in caso di attacco americano: una possibile serie di missili da crociera potrebbe colpire depositi nascosti di armi chimiche, innescando accidentalmente un attacco chimico letale e disastroso per la popolazione.