NOVI LIGURE – Quando i suoi proprietari sono tornati a casa, Tiger, un cane di razza corsa, del peso di mezzo quintale, sulla bocca aveva ancora il sangue dei ladri. “Dalla casa non è stato portato via nulla, anche se il danno agli infissi è ingente”, dice il proprietario.
“L’altra notte, quando siamo rientrati a casa – spiega il proprietario dell’alloggio – abbiamo subito notato che la portafinestra che dà sul balcone era stata sfondata. Tutto intorno, oltre ai pezzi di vetro, grandi macchie di sangue. All’inizio abbiamo pensato che i ladri si fossero feriti, oppure che avessero fatto del male al nostro cane. Invece era esattamente il contrario!”
I vicini raccontano che, nel corso della notte, hanno sentito rumori provenire dall’appartamento di Tiger: “Abbiamo sentito ringhiare e abbaiare forte ma pensavamo che ci fossero i proprietari in casa e non ci siamo preoccupati”.
I carabinieri sono intervenuti per raccogliere campioni del materiale ematico che sarà inviato ai laboratori del Ris di Parma per l’analisi del dna. Dal quale, visto che le razze non esistono, si risalirà alla nazionalità del ladro e alla sua identità.
E’ probabile che a quel punto, Tiger venga ‘arrestato’ per ‘razzismo’.
Medaglia al cagnolone e incrociamo le dita affinché qualche mente bacata non vada proclamando che il cane e’ pericoloso e deve essere abbattuto….. Siamo in Italia signori……
Si arresti immediatamente da parte della magistratura quel cane per ECCESSO di difesa. Inoltre lo si imputi di razzismo in duplice forma: razzismo contro stranieri considerate RISORSE da Napolitano, Boldrini e Kyenge e Letta il Piccolo e Cancelliera Cancellieri e razzismo dovuto a pretesa della superiorità della razza canina sulla razza umana .
Terza accusa l’aver obbedito ciecamente agli ordini del padrone di difendere la casa ad ogni costo, non valutando personalmente le implicazioni socioculturali in cui si trovavano coloro che hanno sfondato casa dei padroni . Il cane, dopo adeguata condanna ai lavori forzati ( aiutare a raccogliere i ‘migranti’ caduti in acqua davanti al porto di Tripoli e salvati dalla Guardia Costiera Italiana chiamata dalla Boldrini) ) , dovrà essere inviato in un campo nomadi per la rieducazione, accompagnando i bambini zingari ogni giorno sui bus di Roma e sulla metro e nei luoghi di maggior interesse turistico, proteggendoli durante i loro scippi da vigili urbani e carabinieri.