Boldrini mangia e scappa: senza pagare il conto

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E’ l’incredibile testimonianza dei barman del bar dei fratelli Nurzia, nome storico legato a specialità abruzzesi, che per primi hanno riaperto il loro caffè in piazza Duomo, unico punto di riferimento nel cuore del centro storico fantasma, all’inizio di un percorso scandito dai mazzi di chiavi appese lungo il corso, a ricordare le tante abitazioni crollate e ancora inagibili. Qui ancora si parla della visita, all’inizio di luglio, della presidente della Camera Laura Boldrini. Dei suoi appelli a non mollare, a credere nella ricostruzione, ma soprattutto del suo passaggio al caffè dei fratelli Nurzia con relative consumazioni per lei e il suo entourage. Peccato – ricordano i barman – che «nessuno si sia premurato di passare in cassa prima di andare via. Almeno avrebbero potuto lasciare qualche euro di mancia».

Forse, a suon di tessere le lodi della ‘cultura’ zingara, ne ha fatte sue le abitudini.

Dopo la denuncia di un giornale e il tentativo di smentita fatto dal portavoce di Boldrini, i proprietari del locale – sicuramente non minacciati – hanno provato a fare marcia indietro, asserendo di averlo offerto loro, il caffè.

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Ma qualcosa non torna, perché invece, Roberto Natale, portavoce della presidente della Camera dica: «Nella visita a L’Aquila del primo luglio scorso Laura Boldrini ha sostato per cinque minuti nel locale dei fratelli Nurzia e il caffè è stato gentilmente offerto dal sindaco Cialente.».

La prossima volta, mettetevi almeno d’accordo sulla versione-testimonianza, è prassi anche tra i delinquenti.

Siamo onesti. I politici sono abituati a non pagare, e i funzionari dell’Onu ancora più di loro. Chi incarna entrambe le figure…

FONTE: http://bastacasta.altervista.org/per-boldrini-comportamento-da-regina-laquila-visita-un-bar-del-centro-storico-prende-il-caffe-ma-non-passa-alla-cassa-2/