PROPOSTA PER LA SALVAGUARDIA DELL’ AREA AMBIENTALE DELL’ IPPODROMO CAPRILLI DI LIVORNO

Vox
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L’ amministrazione comunale brancola nel buio piu’ assoluto in merito alla salvaguardia dell’ area ambientale rappresentata dall’ ippodromo Caprilli di Livorno. E’ chiaro che mantenere un impianto per l’ ippica da competezione e’ pura utopia in quanto il settore ippico con le scommesse e’ in profonda crisi in Italia, settore distrutto… da una concorrenza sleale dello stesso Stato, con giochi e lotterie nazionali vari, con i vari gratta e vinci, veri e propri strumenti governativi di pressione fiscale occulta. Ed allora come riconvertire la struttura dell’ ormai ” ex ippodromo Caprilli ” ? . La proposta sarebbe quella di creare all’ interno dell’ Ippodromo un’ area ambientale, un parco naturale impiantando altri alberi con la creazione di sentieri e percorsi attrezzati per l’ ippica non sportiva, un maneggio cavalli, dove praticare equitazione ma a livello non agonistico. Per intenderci un Parco in stile ” Versiliana ” che prevederebbe inoltre l’ abbattimento delle strutture in cemento esistenti, con in alternativa costruzioni in legno biocompatibili dove realizzare luoghi di ristoro e centri di assistenza alle attivita’ ippiche. Si potrebbe pure realizzare all’ interno del ” Nuovo parco pubblico Caprilli “, una palazzina in legno o altri materiali biocompatibili, in stile liberty, con funzione di esposizione, centro congressi, in stile Villa della Versiliana, struttura che darebbe notevole impulso al Premio Caprillina e alle attivita’ collaterali che ci sembrano anch’ esse scomparse… E sempre all’ interno del Parco sarebbe prevista la realizzazione di un ” Anfiteatro ” in legno per la realizzazione di grandi eventi teatrali e musicali, che a Livorno latitano specialmente in Estate. Le maestranze che ora sono occupate all’ Ippodromo, potrebbero essere reimpiegate per queste attivita’ di gestione delle attivita’ ricettive ed ippico del nuovo parco ippico livornese, che come detto pero’ sara’ anche un centro di spettacoli estivi e manifestazioni di rilievo. Stesso discorso per il parco della Ceschina, dove si potrebbero realizzare alcune strutture sempre in legno, stile architettura scandinava minimalista, dove verrebbero realizzati impianti per la cura e la riabilitazione sportiva, un centro fitness e riabilitazione fisico atletica, che societa’ sportive , Coni ed altri organismi potrebbero gestire , in collaborazione con societa’ sportive  cittadine, calcio basket , nuoto… Alla Ceschina, si potrebbero realizzare piscine e centri di fisioterapia ed idromassaggio dotati di tutte le moderne tecnologie per la riabilitazione. Queste strutture sportive riabilitative sarebbe positive anche per l’ occupazione perche’ all ‘ interno lavorerebbero giovani medici, fisioterapisti, preparatori atletici e sportivi, un centro sportivo medico riabilitativo che darebbe lustro alla citta’ di Livorno  e permetterebbe la collaborazione con societa’ di calcio di serie A e di altri sport. Altre proposte come quella di realizzare al Caprilli, impianti a biomasse, o alla Ceschina , costruire gli ennesimi palazzoni di cemento, sono il classico esempio della solita mentalita’ speculativa cementizia labronica che vede solo nel mattone il facile lucro.
OSSERVATORE LABRONICO

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In collaborazione con: Il Monitore Toscano