LIVORNO: RESIDENTI DEL QUARTIERE DI SAN ANDREA " SCARICATI " DALLE ISTITUZIONI

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Come riporta oggi il quotidiano ” La Nazione ” di Livorno, i residenti del quartiere di San Andrea hanno presentato un esposto in Procura, per denunziare la situazione di grave illegalita’ che da tempo investe tutto il loro quartiere. Nel mirino soprattutto negozi e pub etnici, che sono al di fuori di tutte le regole di convivenza civile, con risse , schiamazzi notturni, spaccio dilagante anche nel primo pomeriggio. Si parla inoltre di totale non rispetto degli adempimenti amministrativi da parte di questi negozi etnici, quali il pagamento delle bollette dell’ elettricita’ e  dell’ acqua, ovviamente unito al non rispetto degli orari di chiusura. Vi e’ poi il problema degli affitti al nero ad extracomunitari e clandestini, fenomeno che oltre a danneggiare dal punto di vista erariale il comune di Livorno, produce nel quartiere un aumento del crimine, vedi appartamenti , meglio dire tuguri , affittati a vucumpra’ che li trasformano in magazzini di merce contraffatta, oppure gli affittano a prosseneti che in queste abitazione sfruttano prostitute extracomunitarie rendendo ovviamente invivibile il quartiere. Ovviamente in molti di questi appartamenti si spaccia ed i residenti da tempo denunziano il viavai di giovani che vi si recano per comprare le dosi di droga. Colpevoli di questa situazione ovviamente sono le istituzioni, con in testa il comune di Livorno, che ha permesso che il quartiere di San Andrea si trasformasse in un Suk del Magreb. E’ questa l’ integrazione corretta, oppure possiamo parlare di progressiva “espulsione ” delle famiglie livornesi dal centro storico di Livorno, per far posto ad organizzazione malavitose extracomunitarie, che gestiscono lo spaccio e la prostituzione? Dove , sono i controlli del comune di Livorno contro gli affitti al nero, dove sono le confische delle abitazioni ai proprietari di immobili che favoriscono l’ immigrazione clandestina? Dove sono i controlli antiprostituzione ( dilagante a Livorno ) controlli miranti anche a smantellare i vertici di tali organizzazioni criminali, che ricordiamo sfruttano esseri umani e spesso minorenni. Dove sono i controlli della polizia municipale nei negozi etnici del centro storico, per accertare la regolarita’ delle licenze ed il rispetto delle norme igieniche amministrative? Perche’ la Guardia di Finanza non controlla questi negozi etnici, in special modo i phone center ed i money transfert vere centrali di riciclaggio di denaro sporco , che nel nostro paese movimentano decine di miliardi di euro ( equivalenti a diverse manovre economiche ) ?. Non e’ piu’ una situazione sopportabile quella che vivono i residenti del quartiere di San Andrea e per questo stupisce oltre alla ” latitanza ” del comune di Livorno, anche la quasi totale assenza delle Istituzione dello Stato, vedi questura e prefettura, che non possono piu’ ignorare che la SICUREZZA  a Livorno sta andando alla deriva, e che il centro storico e’ nelle mani di specificati individui e gruppi criminali organizzati extracomunitari.
OSSERVATORE LABRONICO

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In collaborazione con: Il Monitore Toscano