Usa: dopo matrimoni gay tocca alla poligamia

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Le associazioni di poligami americani hanno applaudito alla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti, per la sentenza di mercoledì che ha aperto una breccia al riconoscimento dei matrimonio gay. Lo considerano – a ragione – un passo in avanti per il riconoscimento giuridico e sociale delle relazioni multiple. Del resto, se la discriminante è solo il ‘consenso degli individui’, perché non riconoscere un rapporto a tre, piuttosto che a cinque o a nove? E’ ovvio che una volta eliminato il concetto di ‘matrimonio tradizionale’, si apre a tutte le varie combinazioni possibili. I pervertiti sono, del resto, innumerevoli.

“Noi poliamoristi – così si definiscono i poligami – siamo grati ai nostri fratelli e sorelle omosessuali per lo sfolgorante percorso di uguaglianza del matrimonio, ” ha detto il portavoce del Pratic Polyamory.

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La sentenza di mercoledì è  vista come un importante passo avanti, specialmente da parte di coloro coinvolti in rapporti poligami, che si sono esaltati: “La famiglia nucleare, con un papà e una mamma e due o tre bambini, non è più la maggioranza,”. “Ora ci sono genitori single, genitori gay. Penso che le persone sono sempre più consapevoli che come adulti consenzienti, dovremmo essere in grado di crescere una famiglia come abbiamo scelto.” Ma i bambini, l’anello debole, non hanno possibilità di scelta.

Dopo i matrimoni gay, sarà la volta della poligamia. Poi verrà l’incesto, e poi solo Dio sa dove potrà arrivare la ‘fantasia’ umana. E’ il vaso di Pandora.




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