E’ emergenza democratica. Mentre ieri omosessuali seminudi e travestiti dalle strane fattezze gozzovigliavano lungo le strade di Roma, attivisti di Forza Nuova sono stati fermati dalla psicopolizia Digos mentre distibuivano volantini – reato terribile nell’Italia di oggi – lungo il percorso del ‘Roma Pride’. Ma il bello – meglio dire il ‘brutto’ – deve venire.
Sono accusati, e per questo saranno perseguitati perseguiti dalla magistratura con l’accusa di turbativa dell’ordine pubblico. Al ridicolo non c’è fine. Non sono degli scalmanati seminudi a “turbare l’ordine pubblico”, ma ragazzi che distribuiscono volantini.
Vale la pena leggere come racconta il fatto l’Unità:
I sette, tra cui un minore, sono stati sorpresi nei pressi di una tipografia con circa 90mila foglietti dalle dimensioni di un biglietto da visita, riportanti da un lato la scritta ‘L’unica famiglia’, il disegno stilizzato di una coppia e due bambini che si tengono per mano, e l’indicazione del sito www.forzanuova.org, mentre dall’altro la dicitura ‘Maschi selvatici non checche isteriche’ e il logo del movimento.
I volantini sono stati sequestrati perché non conformi alla normativa sulla stampa e il titolare della tipografia è stato denunciato.
I sette attivisti sono stati accompagnati negli uffici della Digos e rilasciati in tarda notte, dopo gli accertamenti di rito, mentre il minorenne è stato riaffidato al padre.
Già due anni fa alcuni attivisti di Forza Nuova avevano tentato, nella stessa occasione, di esporre striscioni dal Colosseo.
La Pravda ai tempi belli non avrebbe saputo trattare meglio l’argomento dissidenza. Credete voi, di vivere in un paese libero? Un paese dove si chiudono le tipografie e si sequestrano i volantini?