I deputati del gruppo di Sinistra e Libertà alla Camera hanno presentato un’interrogazione al ministero degli interni – nemmeno fosse il ministero orwelliano della Verità – perché censuri un sito internet – tuttiicriminidegliimmigrati.com – che, secondo loro, “incita all’odio razziale”. E si badi bene, non perché offenda o invochi lo sterminio di questa o quella popolazione, ma perché “pubblica notizie”. Vere.
Ma la firmataria della richiesta di censura è stata immediatamente subissata di critiche – anche pesanti – da molti fans e non fans della sua pagina Facebook. Non solo, anche negli articoli dei giornali che hanno cercato di correre in soccorso della loro “compagna ideologica”, i commenti dei lettori sono per la stragrande maggioranza di avversione. Molti si chiedono come possa, un parlamentare, anche solo pensare di chiedere la chiusura di un sito d’informazione.
Ma leggete da soli:
la cosa scandalosa è che poi le femministe di SeL mantengono siti che incitano all’odio di genere, pubblicando solo crimini compiuti da uomini e straparlando dell’inesistente femminicidio