Stoccolma: proseguono scontri etnici, gravi disordini, caserma assaltata da “nuovi svedesi”

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Guerriglia etnica a Stoccolma, in Svezia. Dove per la terza notte consecutiva,  vanno avanti gli scontri tra immigrati di prima e seconda generazione e forze dell’ordine. La guerriglia è iniziata in un quartiere a nord di di Stoccolma popolato da immigrati sparsi per poi espandersi ad altre zone abitate da stranieri.

La polizia ha arrestato otto persone nella notte di martedì a Stoccolma, in relazione ai disordini, secondo vari rapporti dei media. Oltre cento auto sono state date alle fiamme, un paio di edifici sono stati bruciate, e le finestre di una stazione di polizia assalita da “nuovi svedesi” sono state rotte da pietre.

I disordini continuato a Husby, dove hanno avuto origine.

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Tutto nasce dall’uccisione di un immigrato di 69 anni che camminava per strada brandendo un grosso machete. Un Kabobo “svedese”. I disordini hanno tutte le caratteristiche di una guerriglia razziale e mimano quelli accaduti in Francia e Gran Bretagna anni fa e altri più recenti a più bassa intensità. Tutti paesi dove vige lo Ius Soli.

Husby rappresenta bene la “società multietnica”, e comprende popolazioni di immigrati provenienti da Turchia, Libano, Siria e Somalia. Megafonens, un’associazione xenofila con sede a Stoccolma noto per rappresentare gli interessi delle minoranze etniche della zona, parla ovviamente di “razzismo strutturale.”

Un altro esempio di società multietnica nell’aperta Svezia.




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