Razzismo a Milano: congolese si rifiuta di stringere la mano a capogruppo Lega

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MILANO – Dopo la strage compiuta dal suo simile, e dopo avere disertato il funerale delle vittime, ennesima prova di arroganza da parte del ministro congolese. Ha trovato il tempo di partecipare alla pagliacciata organizzata dal sindaco di Kinshasa Milano Pisapia, la consegna dei fasulli attestati di cittadinanza onoraria ai figli di immigrati nati in Italia. Ovviamente non hanno potuto presenziare le vittime di Kabobo.

Non basta, l’africana si è rifiutata di stringere la mano al capogruppo della Lega Nord, Alessandro Morelli.

Nonostante le continue richieste da parte del capogruppo – poteva farne a meno – la congolese fa finta di nulla e ignora Morelli che conclude con una frase: “Sono un semplice cittadino, nato a Milano che desidera invitarla nel Castello Sforzesco. Me ne farò una ragione!”. Ma sei un cittadino “vero”, non come la ministra, quindi per lei non esisti.

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Immaginate se qualcuno di noi italiani avesse “osato” non stringere la mano alla ministra – per motivi igienici – su sua richiesta: razzismo! sospensione dei campionati di calcio! denuncia a reti unificate dello scandaloso atto! E telefonata solidale di Renzi sul finale.

Quanto ci costa la scorta di questa straniera?




Un pensiero su “Razzismo a Milano: congolese si rifiuta di stringere la mano a capogruppo Lega”

  1. Riserviamo a questa merda il trattamento Balotelli ogni volta che presenzia qualche avvenimento pubblico.

I commenti sono chiusi.