Stipendificio governo: la carica dei 40 sottosegretati

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Hanno fatto un governo monstre di ben ventuno ministeri, alcuni dei quali completamente inutili. Ma la battaglia per le poltrone è appena cominciata. Ora ci saranno da nominare oltre quaranta  sottosegretari. Sicuramente il governo del rigore nominerà fino all’ultimo dei ministri e sotto ministri nominabili per legge:  63 in totale.

Per il Pdl,  alla Giustizia ci sarà Jole Santelli, Michaela Biancofiore allo Sviluppo Economico, mentre alla Cultura, ci sarebbe Mariella Bocciardo prima moglie di Paolo Berlusconi.

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Ma lo scontro più patetico per gli stipendi da sottosegretario è tra le faide interne del Pd. Il sottosegretariato allo Sviluppo Economico potrebbe andare a Paola De Micheli, lettiana. In pole per la poltrona agli interni c’è Chaouki, membro dei Fratelli Musulmani e parte del pacchetto di immigrati candidati dal Pd,  per gli Esteri si parla di Lapo Pistelli, anche quest’ultimo fedelissimo di Letta. Al Lavoro la ex veltroniana Marianna MadiaGuglielmo Epifani viceministro dell’Economia, Roberta Agostini (bersaniana) alle Comunicazioni, il renziano Matteo Richetti ai Beni Culturali, Ermete Realacci all’Ambiente. E ancora, alla Coesione Territoriale si fa il nome del franceschiniano Antonello Giacomelli; per ultimo Massimiliano Manfredi, a cui dovrebbe andare una poltrona del ministero Economico.

E bocche fameliche anche tra i montiani, con Della Vedova e Riccardi in cerca di una poltrona qualsiasi.

L’Italia affonda, loro si scannano per una poltrona.