Usa inviano arma laser nel Golfo Persico

Vox
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WASHINGTON – La Marina sta per mandare per la prima volta un’arma d’attacco laser che è in grado di disabilitare motovedette e droni di sorveglianza rendendoli “non vedenti” o distruggendoli.

Un prototipo verrà piazzato su un mezzo anfibio e su navi attraccate nel Golfo Persico, dove mezzi iraniani si sono mostrati efficaci nel “disturbare” le navi da guerra americane e dove il governo di Teheran sta costruendo velivoli telecomandati di sorveglianza che un giorno potrebbero potenzialmente portare razzi.

Il laser non sarà operativo fino al prossimo anno, ma l’annuncio lunedi del capo delle operazioni navali, sembrava essere un avvertimento all’Iran a non intensificare l’attività nel Golfo nei prossimi mesi se le tensioni aumentano a causa delle sanzioni e l’impasse sul programma nucleare iraniano. La Marina ha pubblicato video e immagini fisse dell’arma laser che brucia un drone durante un test-combustione.

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Il laser è stato progettato per effettuare un certo range di missioni: dalla combustione di un mezzo navale d’attacco o un drone, al produrre una raffica letale per “abbagliare” i sensori di un avversario e renderli inutili, senza causare altri danni fisici.

Il nuovo laser ad alta energia “potrebbe fornire navi di superficie della Marina con un mezzo più efficace e meno costoso per dei missili balistici.”

Tra i limiti, secondo il servizio di ricerca, è che i laser può non essere efficace a seconda delle condizioni meteo perché il fascio può essere disturbato o disperso da vapore acqueo, nonché da fumo, sabbia e polvere. E l’obiettivo deve essere visibile.
E i nemici possono prendere contromisure, come rivestimenti e droni con superfici riflettenti.

L’Impero è sempre più aggressivo e sempre in cerca di nuovi nemici. Non è poi strano che, questi “nemici”, cerchino di procurarsi, come “garanzia di sopravvivenza”, la Bomba.