Scandalo a Roma: file di Zingari alle primarie Pd, voti comprati in cambio di più campi nomadi?

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Dopo il caso degli delle “truppe cammellate” di immigrati alle primarie che incoronarono – si fa per dire – Bersani, nuovo caso di voto di scambio alle primarie del centrosinistra, stavolta a Roma.
E a lanciare l’allarme Cristiana Alicata, membro della direzione regionale del Pd Lazio:«Le solite incredibili file di Rom che quando ci sono le primarie si scoprono appassionatissimi di politica». Poi, sul social network, rispondendo al solito fannullone che vede razzismo ovunque: «Il razzismo non c’entra nulla. Sono voti comprati. Punto. Chi lo nega è complice dello sfruttamento della povertà che fa il clientelismo in politica».

«Stanno arrivando al comitato numerosissime telefonate e segnalazioni di irregolarità e disservizi nei seggi elettorali» dice Antonio Funiciello, portavoce del Comitato GentilonixRoma.

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Insomma, è a questo che servono gli immigrati e gli Zingari al Pd: come voto di scambio. Come esercito di riserva per capibastone in cerca di poltrone.

Ma quello che preoccupa i cittadini è altro: cosa hanno promesso, questi candidati a Sindaco di Roma agli Zingari, in cambio del loro sostegno alle primarie? Più campi nomadi? Più soldi? Meno controlli?

E la procura di Roma, così solerte nell’occuparsi di esimie stupidaggini, non indaga per voto di scambio?




4 pensieri su “Scandalo a Roma: file di Zingari alle primarie Pd, voti comprati in cambio di più campi nomadi?”

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