Voci sempre piu’ insistenti danno per imminente la dismissione della questura di Forte dei Marmi. Una pessima notizia per la cittadina versiliese e per la Versilia tutta, che sono sempre piu’ assediate da un crimine in gran parte di origine extracomunitaria, un crimine che ha fatto aumentare esponenzialmente i furti nelle abitazioni, le rapine armate nelle ville, i furti ai negozi, gli scippi e gli stupri. Va tenuto presente, che in Estate, Forte e la Versilia raggiungono come numero di residenti un numero vicino alle 180.000 presenze, nei momenti di grande afflusso vacanziero. Un numero elevato di turisti che purtroppo attira un numero elevato di delinquenti dei cinque continenti che sanno che in Versilia, si puo’ ben saccheggiare e depredare, viste anche le presenze di facoltosi turisti che risiedono al Forte e Marina di Pietrasanta. Negli scorsi mesi ci sono stati episodi efferati di rapine in villa, svolte con inaudita ferocia ai danni di noti personaggi versiliesi, ci sono stati una serie enorme di scippi, furti con spaccate, recentemente a Lido di Camaiore un’ anziana coppia di coniugi e’ stata massacrata di botte durante un’ aggressione nella loro abitazione da parte di belve dell’ Est Europa. No, la questura a Forte dei Marmi non deve chiudere, anche perche’ se aumenta ancora la percezione di paura ed insicurezza si mette a rischio il turismo e l’ economia della Versilia. Se i facoltosi turisti russi cominciano anche loro ad aver paura, se devono assumere vigilantes perche’ le loro ville sono minacciate da pericolosi criminali, allora crolla il turismo anche al Forte ed a Marina di Pietrasanta, un crollo economico gravissimo in questa altrettanto drammatica congiuntura economica. Stupisce l’ assordante silenzio della giunta comunale fortemarmina che invece dovrebbe protestare in tutte le sedi per impedire il taglio della questura. E stupisce che di fronte all’ incremento spaventoso dei reati nell’ intera provincia di Lucca, la giunta regionale continui a fare la solita politica dello ” struzzo “.
ATHOS GARFAGNANI
CORRISPONDENTE DA LUCCA
