L’ennesimo magistrato privo di controllo ha condannato a due anni e sei mesi una donna italiana di 51 anni
Lei è Maria Santa Larcara, che secondo le accuse avrebbe, con il suo razzismo, costretto i marocchini a trovare un’altra abitazione in affitto – ci dica come ha fatto – abbandonando per disperazione la casa di proprietà.
Le testimonianze divergono, secondo i Marocchini ogni volta che percorrevano le scale ed arrivavano al piano della donna siciliana ricevevano una sfilza di insulti senza motivo, lei nega. C’è poi il “cane razzista”, che però pare non sarà punito dal magistrato, che ogni volta che vedeva uno dei figli della coppia di marocchini, ringhiava; secondo le accuse aizzato dalla padrona.
La donna è accusa di avere causato al più grande dei figli un “trauma” tale da cominciare a bagnare i pantaloni.

Inizialmente il pm Francesco Saverio Pelosi aveva indagato entrambi i coniugi italiani, poi aveva archiviato la posizione del marito e concentrato la sua foga inquisitoria sulla donna, accusandola di stalking aggravato dal razzismo. Perché se fai stalking ad un italiano/a vale meno.
Il patetico gip Luisa Ferracane aveva disposto mesi fa l’allontanamento di Maria Santa Larcara dalla sua abitazione. E nonostante la famiglia marocchina non sia più tornata in quel condominio, il divieto di dimora per lei prosegue ancora: “Potrebbe perpetrare lo stesso reato verso altre persone” è la folle tesi del gip. “E’ una condanna eccessiva, faremo ricorso – ha commentato il difensore Luca Calabrò. Ritengo che le indagini non siano state complete e mi batterò affinché la mia cliente possa tornare a casa sua”. Anche il Ministero degli Interni, attraverso l’inutile, dannoso e costosto (noto lo stipendio milionario del suo presidente) l’Unar (Ufficio anti discriminazioni razziali) aveva chiesto di essere informato sulla conclusione della vicenda.

Non è noto che il ministero degli Interni si impegni nell’essere informato nelle migliaia di processi nei quali gli Italiani sono vittime di stupro, rapina o violenze. Invece si preoccupano di una famiglia di disadattati e di un processo burla come questo.

Ricordiamo che la condanna media per uno stupro difficilmente supera i 5 anni, per non parlare di rapine e violenze. Invece, se “aizzi” il cane contro i marocchini sensibili prendi quasi 3 anni. E’ la magistratura italiana: un cancro.