Irlanda: l’Unione Europea peggio del dominio britannico

Vox
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“La troika ha fatto più danni in Irlanda di quelli che la Gran Bretagna abbia mai fatto in 800 anni”, ha detto David Begg, capo della Confederazione irlandese dei sindacati.
Secondo Begg l’immagine dell’Irlanda come “esmpio” di recupero attraverso le politiche di austerity millantato dagli eurofanatici, è un mito coltivato dai paesi creditori con l’unico scopo di recuperare i loro soldi.
“Almeno i funzionari del FMI sono disposti ad ammettere di aver sbagliato, ma i funzionari dell’UE sono ideologi totale.”
“E ‘come durante la prima guerra mondiale, un conflitto in cui i generali mandarono al macello milioni di vite per conquistare un metro di terreno, ma non ostante i fallimenti, continuavano con la solita tattica sbagliata.”
In Irlanda il consumo interno è crollato del 26%, e gli investimenti sono scesi al livello più basso registrato nella storia irlandese. La disoccupazione ha raggiunto il 23% e questo, nonostante l’emigrazione in Canada, Australia, Stati Uniti e Gran Bretagna. “L’austerità imposta dalla Ue deve finire. Le persone stanno affogando”, ha detto.

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La denuncia arriva il giorno che i sindacati irlandesi hanno raggiunto un accordo provvisorio con il governo per un nuovo ciclo di tagli salariali nel settore pubblico: in media del 5,5%, fino al 10% in alcuni casi come quello dei medici. Questo segue i tagli salariali del 14% già in vigore. In tutto, dall’inizio della crisi, gli stipendi sono scesi mediamente del 20%: è un percorso obbligato, quando sei costretto in una unione monetaria asimmetrica e non puoi svalutare per riguadagnare competitività.
E’ la stessa ricetta che Bersamonti propone per l’Italia.