Ciampino: nuovo rischio disastro aereo per furto apparato sicurezza

Vox
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Denunciammo, esattamente un mese fa,  il mancato disastro aereo non verificatosi a Ciampino solo per l’intervento tempestivo dell’Aereonautica Militare che individuò, in tempo per evitare problemi agli aerei in avvicinamento, la manomissione e asportazione di materiale necessario al funzionamento del “percorso di avvicinamento” che i piloti utilizzano durante la fase di atterraggio.
Documentammo il tutto con uno scambio epistolare tra ENAC – l’ente che si occupa di sicurezza aerea – e i gestori dell’Ippodromo Capannelle – sui cui terreni si trova il materiale in questione – nel quale si evidenziava la responsabilità degli Zingari del vicino campo nomadi LaBarbuta.
Nel mese successivo si sono susseguiti estemporanei controlli e perqusizioni, ma nulla è stato fatto per risolvere il problema alla fonte: smantellare il campo nomadi.

Ed oggi siamo a denunciare un nuovo rischio per la sicurezza degli aerei in atterraggio a Ciampino: sempre causato dai furti di materiale da parte degli Zingari del campo nomadi adiacente alla zona.

Le lettere che vi presentiamo ci sono state inviate da una nostra fonte e dimostrano l’assoluta mancanza di sicurezza che la presenza dei Nomadi causa al traffico aereo.

La denuncia dell’A.Militare (clicca)

Il giorno 5 Febbraio 2013, l’Aereonautica Militare invia una lettera alla Direzione Aereoportuale di Roma, alla Società Aereoporti di Roma e – per conoscenza – ai gestori dell’ippodromo dove risiede il materiale.  Nella lettera, che fa seguito alla precedente, l’A.M. denuncia una nuova manomissione al “sentiero di avvicinamento” e richiede che si prendano provvedimenti onde evitare “situazione gravemente dannose per il traffico aereo”. Termine “tecnico” per indicare un disastro aereo in fase di atterraggio.

La risposta e la denuncia (clicca)

Non sappiamo quale sia stata la risposta di Aereoporti di Roma e della direzione dell’aereoporto, abbiamo però la copia della risposta dei gestori dell’ippodromo, con annesse denunce alle autorità, nelle quali si avvisa – per l’ennesima volta – che gli Zingari del campo nomadi sono i responsabili delle manomissioni che mettono a rischio – parola dell’A.M. – la sicurezza aerea. Zingari che – come denunciano i gestori – razziano continuamente gli spazi dell’ippodromo, compreso il materiale essenziale per il traffico aereo che li staziona.

Ovviamente, pur assicurando che tutto il possibile verrà fatto, i gestori dell’ippodromo si dicono impossibilitati a garantire l’integrità dell’apparato di sicurezza. Allegando copia delle denunce effettuate alla Questura di Roma con accuse circostanziali – e prove fotografiche – contro i Rom “ospitati” nel vicino campo nomadi LaBarbuta.

Questo significa che ad oggi, non vi è la ragionevole certezza di atterrare sani e salvi all’aereoporto di Ciampino. E questo perché si continua a permettere ad un gruppo di individui senza scrupoli, di sostare nella zona adiacente impianti sensibili.

Vox

Se tra una rimpatriata con i loro amichetti e l’altra, ai pm di Roma, al Questore e, chissà mai, anche alla Digos, dovesse avanzare un qualche attimo di tempo, potrebbero occuparsi anche di questa vicenda oltre che di processare persone innocenti? Di occuparsene in modo serio però, non con una ispezione una volta ogni tanto.

La magistratura firmi la richiesta di sgombero del campo nomadi de LaBarbuta , dove tra l’altro è stato scovato un deposito di armi . Se non lo fa, e accadrà qualcosa, su di loro peserà la responsabilità morale del disastro.