Giovane tibetano si immola contro l’immigrazione cinese

Vox
Condividi!

Un tibetano si e’ dato fuoco ieri per protestare contro l’immigrazione cinese in Tibet e l’assimilazione forza del popolo tibetano, portando a 97 il numero di questi atti estremi dal febbraio 2009. E’ il secondo caso da inizio 2013. Tsering Phuntsok, 28 anni, si e’ dato fuoco nella provincia sud occidentale cinese del Sichuan.

Vox

Il giovane ha prima urlato slogan a favore del Tibet libero e del ritorno del Dalai Lama, poi, davanti alla stazione di polizia di Marthang, si e’ dato fuoco ed e’ morto nonostante l’intervento degli agenti.




Un pensiero su “Giovane tibetano si immola contro l’immigrazione cinese”

  1. Io darei fuoco a chi permette l’invasione dei Cinesi
    L’Associazione Contribuenti Italiani sforna frequenti e indefesse indagini – anche ad agosto! – per esempio sui nullatenenti che possiedono yacht di venti metri o cassette di sicurezza a Lugano, sulle migliaia di auto blu della Casta, ma anche, ultimamente, sugli imprenditori e commercianti cinesi che non pagano le tasse. E fanno figurare l’Italia al primo posto in Europa per l’evasione fiscale della comunità cinese il che è tutto dire (nelle classifiche deteriori siamo sempre in testa, in quelle su parametri virtuosi arretriamo). Il presidente dell’Associazione, Vittorio Carlomagno, propone addirittura di “Non rinnovare il permesso di soggiorno a tutti gli immigrati che non risultano in regola con il pagamento di imposte e contributi” alzando il tiro forse un po’ troppo. Una proposta che sembra più una provocazione e ne accompagna un’altra più sensata:“Analizzando i dati – dice Carlomagno – emerge che nei distretti dove la comunità cinese è maggiormente presente, è stato rilevato un indice di evasione fino al 98%. Bisogna subito rafforzare i poteri di verifica e controllo fiscali conferendo poteri di Polizia tributaria ai Vigili urbani ed ai Carabinieri. Da sola la Guardia di Finanza, che da tempo opera con successo sul fronte dell’evasione fiscale, non può fronteggiare un’evasione così diffusa”.

I commenti sono chiusi.